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Trasporti marittimi alle Isole Eolie, la chiarezza è d’obbligo.

In informazione on 7 luglio 2008 at 16:01

Continua la confusione nel settore dei trasporti marittimi nelle isole Eolie, la gente ormai non capisce più niente, non capisce come mai, dopo che la Regione Sicilia ha strombazzato ai quattro venti di aver risolto il problema dei collegamenti estivi con le isole minori ed in particolare con le Eolie, con l’ennesima proroga con la quale la società Ustica Lines può continuare i servizi per altri tre mesi salvando così la stagione turistica in corso, è stato presentato un ricorso stragiudiziale dalla stessa società con cui la stessa si rifiuta di continuare l’espletamento di un servizio a condizioni contrattuali insostenibili e minaccia la sospensione dell’attività.

E’ infatti, come al solito, difficile capire come stanno realmente le cose nei vari comunicati ufficiali di Assessorati, Prefetture, uffici legali, televisioni, giornali……… è la solita, semplicissima e banale logica tipicamente nostrana di far finta di risolvere problemi e situazioni con la demagogia, grandissima risorsa della classe politica e del sistema burocratico nazionale e locale.

Per una maggior comprensione del termine “demagogia” citiamo alcune definizioni:

demagogia: comportamento volto ad assecondare le aspettative della gente, ha come scopo la conquista di consenso politico;( vivalitalia.netsons.org/dizionario-termini-politici/ )

Demagogia è un termine di origine greca (composto di demos, “popolo“, e ago, “conduco / trascino”) che indica un comportamento politico incline ad assecondare le aspettative della gente, sulla base della percezione delle loro necessità. Di frequente uso nel dizionario politico, con accezione dispregiativa indica il comportamento di colui che utilizza frasi retoriche ed esprime promesse inconsistenti per accaparrarsi il favore dell’elettorato……( it.wikipedia.org/wiki/Demagogia)

In conclusione il reale stato delle cose è che si sta cercando di obbligare una società di navigazione a continuare un servizio a condizioni fallimentari, con costi insostenibili nell’attuale situazione di mercato, sparando candelotti fumogeni per coprire il “Grande Nulla” della strategia regionale dei collegamenti marittimi e dei rapporti con le Isole Minori Siciliane.