Sembrerebbe proprio di no, ovvero il maltempo non sarebbe l’unica causa del blocco del naviglio di linea nel porto di Milazzo oggi 19 ottobre.
Di pioggia sulle Eolie in questi giorni ne è caduta e continua a caderne tanta, dopo mesi di siccità… ci voleva e, tranne qualche piccola frana e dilavamenti di sabbia di pomice in alcuni ex torrenti, dovuti soprattutto all’incuria ed alla cronica mancanza di manutenzione del territorio, i danni tuttavia sono al momento di limitata entità.
Però la pioggia non influisce sul regolare funzionamento dei trasporti marittimi; il vento invece sì, ma di vento oggi non ce n’è stato poi così tanto, certamente di forza ed intensità inferiore, per fortuna, a quanto previsto dai bollettini meteo di queste ore e sicuramente non tale da giustificare il fermo totale nei porti di navi ed aliscafi per tutta la giornata con notevoli disagi per turisti e residenti delle isole.
Per la cronaca la giornata odierna è iniziata con vento da ovest-nord-ovest, intensità 20 nodi c.a, che ha comunque consentito alla nave-traghetto Antonello da Messina della Siremar di partire da Lipari alle 6,30 per Milazzo, dopo questa, tutte le altre corse di aliscafi e navi di tutte le società di Navigazione, Siremar – Ustica Lines – NGI, sono state soppresse causa “avverse condizioni meteo” nonostante il vento calasse poi progressivamente di intensità e le operazioni di attracco nelle isole fossero assolutamente agevoli e sicure, almeno nei porti di Lipari e Vulcano, data la loro posizione completamente ridossata dai venti di ponente.
L’isolamento tuttavia è stato interrotto nel pomeriggio alle 16,50 con l’arrivo a Lipari della piccola motonave Eolian Star della Tarnav che ha consentito il rientro a Lipari da Milazzo di un centinaio di isolani e la partenza per la città mamertina di altrettanti turisti italiani e stranieri che dovevano raggiungere inderogabilmente in serata i vari aeroporti siciliani per il ritorno a casa.
Ancora una volta un vettore privato, senza sovvenzioni statali o regionali, con imbarcazioni di limitate dimensioni e stazza, in condizioni meteo definite “avverse”, è riuscito ad operare in sicurezza ed a costi concorrenziali laddove il più dotato naviglio di stato e/o privato-sovvenzionato ha mancato al suo compito di pubblico servizio.
Misteriose ed incomprensibili sono inoltre le ragioni di queste soste forzate dei trasporti pubblici marittimi, certamente non giustificabili dallo scarso numero di passeggeri in bassa stagione o situazioni particolari, dato che il servizio è in ogni caso retribuito.
Sono forse manchevolezze tecniche e/o manutentive dei mezzi, stress del personale di bordo, o piuttosto le ragioni vanno cercate nell’eccessivo carico di responsabilità da parte delle Autorità Marittime e degli armatori nei confronti dei comandanti e degli equipaggi in caso di difficili od incerte situazioni meteo?
Eoliereporter